Stefania Sandrelli: l’icona del cinema italiano racconta la sua storia

Abbiamo avuto l’onore di partecipare a un incontro speciale con Stefania Sandrelli, ospite della 38ª edizione del festival del cinema Kinomania. Durante questo evento, Sandrelli ha presentato la coproduzione italo-francese “Marcello mio” di Christophe Honoré, dedicata a Marcello Mastroianni e interpretata da Chiara Mastroianni e Catherine Deneuve. Inoltre, ha introdotto l’iconico film di Pietro Germi, “Divorzio all’italiana,” che ha vinto l’Oscar nel 1963 per la migliore sceneggiatura originale. In occasione del 100° anniversario della nascita di Mastroianni, questo incontro è stato ancora più significativo.
Durante il suo intervento con il pubblico, Sandrelli ha condiviso racconti del suo debutto nel cinema e della sua infanzia, parlato del suo amore per il cinema, della sua esperienza in Bulgaria e ha offerto preziosi consigli ai giovani attori.
È stata un’opportunità unica per tutti i presenti di conoscere meglio questa straordinaria persona: dolce, dotata di una bellezza naturale e di un fascino irresistibile.

Stefania Sandrelli

Foto: Italia dietro l’angolo

Il debutto e la fortuna di crescere in un ambiente cinefilo

“Divorzio all’italiana” segna l’inizio della carriera cinematografica di Stefania. Pietro Germi, un regista di grande talento e già affermato, cercava una giovane per questo film che poi vinse un Oscar. A soli 15 anni, Stefania non pensava di intraprendere la carriera cinematografica. Orfana di padre, lo aveva perso prima ancora di compiere 10 anni. Proveniva da una famiglia numerosa e patriarcale.

Il fratello e la passione per il cinema

Suo fratello maggiore, sette anni più grande, era un appassionato di cinema e le trasmise questa passione. Insieme giravano filmini, creando una sorta di preparazione informale al mondo del cinema. A Viareggio, la città natale di Stefania, c’erano almeno dieci cinema in stile Liberty, enormi e splendidi. Il fratello la portava a vedere almeno due film al giorno.

Il provino e il debutto ufficiale

Il provino per “Divorzio all’italiana” fu un’esperienza unica per Stefania. Pietro Germi era noto per la sua scrupolosità nel scegliere il cast. Tra 200 ragazze, fu proprio Stefania a essere scelta. Ancora oggi, ricorda il suo provino al Teatro 5 di Cinecittà, dove Germi la chiamava ora col nome del personaggio, Angela, ora con il suo nome, Stefania.

Il cinema come destinazione finale

Quando finalmente Germi la scelse, Stefania era già impegnata in un altro film, “Il Federale” con Ugo Tognazzi. Germi si infuriò: “Come? Dovevo farti debuttare io!”. Alla fine, il suo debutto con “Divorzio all’italiana” fu un grande successo e il film vinse l’Oscar.

Stefania Sandrelli

Foto: Italia dietro l’angolo

L’amore per il cinema e le esperienze internazionali

La passione di Stefania Sandrelli per il cinema fu sempre alimentata dal suo fratello maggiore, Sergio. Oltre al cinema italiano, Stefania ebbe esperienze internazionali, come girare il film italo-bulgaro “L’amante di Gramigna” in Bulgaria. Un’esperienza straordinaria, con collaboratori bulgari eccezionali, incluso l’operatore. Stefania adorò stare in Bulgaria, ricordando ancora le splendide albe di Sofia e i giorni trascorsi a Varna. Le persone lì erano libere ma affettuose, sempre pronte a vegliare su di lei.

“Partenope” di Sorrentino 

Stefania Sandrelli condivide che, in “Partenope” di Sorrentino, sente una certa vicinanza alla storia a causa del legame con suo fratello, ma non in modo carnale. Sebbene ci siano molti baci e abbracci, la storia resta profondamente napoletana, mentre lei è toscana, e quindi molto diversa. Non sente di avere nulla in comune con la vicenda. Sorrentino ha scelto questo personaggio per parlare in profondità di Napoli attraverso di lei.

Il teatro e la continua evoluzione del cinema

Oggi, Stefania Sandrelli lavora come regista d’opera e se dovesse ricominciare, inizierebbe dal teatro. In Italia, fare teatro è faticoso, ma è un nutrimento per un attore. Il teatro ti dà energia e ti porta a migliorare. Nonostante i cambiamenti nel mondo del cinema con l’avvento delle piattaforme, Stefania non è nostalgica. Crede fermamente nell’andare avanti, senza mai guardare indietro.

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