30.10.2021
È arrivato l’autunno con i suoi profumi e colori meravigliosi e con l’irresistibile voglia di fare una passeggiata in mezzo al bosco per cercare i suoi tesori. Nell’aria fresca si sente ancora la fragranza dei frutti di bosco: i mirtilli, i lamponi, le more. Qua si trovano dei funghi e delle castagne e là bisogna scavare la terra per prendere in mano un gioiello nascosto, il tartufo. Si torna a casa e si sente il profumo di caldarroste che crea calore.
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А celebrare tutti questi tesori è stata la Cena Ecumenica organizzata il 21 ottobre 2021 in contemporanea da tutte le delegazioni dell’Accademia Italiana della Cucina in tutto il mondo. Il tema della serata, “Il bosco e il sottobosco. Castagne, funghi, tartufi, frutti di bosco nella cucina della tradizione regionale”, ha dato valore alla territorialità della cucina italiana, alla biodiversità e alla convivialità.
Foto: Italia dietro l’angolo
Particolarmente elegante, organizzata dalla Delegata Penka Nesheva e nella presenza di S. E. Giuseppina Zarra, Ambasciatrice d’Italia a Sofia, è stata la Cena Ecumenica della Delegazione di Sofia dell’Accademia Italiana della Cucina. Svoltasi nella scenografica sala “Conservatoria” dell’esclusivo Hyatt Regency Sofia, la cena si è meritata gli applausi di tutti gli ospiti. La decorazione di foglie coloratissime, pigne e castagne ha incoronato il tavolo imbandito con stile.
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Dopo le parole introduttive da parte della Delegata la serata è proseguita con i migliori auguri dell’Ambasciatrice. Ringraziando dell’invito ha evidenziato l’importanza della cucina per la formazione della cultura italiana e la sua promozione in tutto il mondo. I prodotti stagionali stanno in base della squisitezza dei piatti di ogni regione. Anche la sua terra, Irpinia, che è una zona in montagna, è ricca dei prodotti del bosco: nocciole, castagne e tartufi.
Siamo arrivati ad uno dei momenti significativi della serata. La sig.ra Nesheva ha presentato il libro “Il bosco e il sottobosco. Castagne, funghi, tartufi, frutti di bosco nella cucina della tradizione regionale”, il risultato della ricerca scientifica svolta dall’Accademia Italiana della Cucina durante tutto l’anno. Nel libro sono presenti più di 200 ricette tradizionali divise per regione oltre a leggende, storie interessanti e fatti storici.
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Il menù di piatti prelibati, accuratamente preparato dallo chef Sami Flavio, capocuoco del ristorante “The Revolutionary Dining Room & Bar”, ha rispecchiato la caratteristica principale della cucina italiana che è una cucina sincera e di sostanza ma che sta sempre nell’eleganza. Lo chef stesso ha presentato i piatti ispirati dalla sua regione, Piemonte.
Come antipasto ci è stato servito il tartare di manzo, un piatto tipico piemontese.
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È seguito uno squisito risotto di zucca arrostita, candita e croccante.
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Il secondo piatto, il filetto di cervo con gnocchi, castagne profumate al rosmarino, pancetta caramellata, scalogno stufato al ginepro e salsa al tartufo è stato una delizia per il palato, testimoniato dal silenzio in sala avvenuto dopo i primi bocconi.
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A concludere questa selezione raffinata di piatti è stato il dessert completamente privo di proteine animali, una Foresta nera con i frutti di bosco ed infusione di pino per celebrare il tema del bosco e sottobosco.
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Una cena eccellente che ha rappresentato la tradizione, il territorio e l’originalità della cucina italiana mettendo in evidenza il suo valore universale o ecumenico.
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